Oggi il nostro dermatologo di fiducia ci parla di come non rinunciare alla tintarella avendo però rispetto della pelle; vi lasciamo quindi all’articolo del Dottor Antonaccio.
La luce solare è energia sotto forma di radiazioni elettromagnetiche di cui la maggior parte è filtrata dall’atmosfera terrestre.
Sulla nostra pelle arrivano solo raggi infrarossi (responsabili del calore), ultravioletti di tipo A e B, e le radiazioni dello spettro visibile responsabili dei colori che percepiamo.
Una parte di questi raggi viene riflessa dallo strato corneo, la restante parte viene assorbita determinando effetti positivi (produzione di vitamina D, innalzamento del tono dell’umore) ma anche negativi come alterazioni patologiche della cute e fotoinvecchiamento.
L’energia trasmessa dai raggi UV provoca la formazione di radicali liberi che reagiscono a loro volta con le molecole delle strutture cellulari.
Dopo un esposizione solare acuta (intensa ma limitata nel tempo) come quella a cui ci sottoponiamo durante l’estate, compare l’eritema solare.
Cos’è l’eritema Solare?
Durante un eritema solare la pelle si infiamma e si arrossa per l’eccessiva produzione di radicali liberi, e ciò porta ad un aumento della produzione di melanina che si manifesta con la comparsa dell’abbronzatura. Quest’ultima, per quanto esteticamente gradita e piacevole, rappresenta una reazione di difesa della nostra pelle.
I raggi ultravioletti A e B sono dannosi non solo nel breve periodo ma anche nel lungo termine.
L’esposizione solare quotidiana, anche se non intensa, determina comunque un danno cumulativo. Gli UV alterano progressivamente il derma e l’epidermide provocando le manifestazioni del fotoinvecchiamento e la comparsa di tumori cutanei.
Cos’è il Fotoinvecchiamento?
L’invecchiamento precoce si manifesta con la comparsa di pelle ispessita e opaca, rugosità, macchie e capillari dilatati.
Il Fotoinvecchiamento fa perdere alla pelle la sua bellezza e il suo equilibrio.
Dobbiamo e possiamo evitarlo o, quanto meno, rallentarlo.
Per proteggerci da queste spiacevoli conseguenze è consigliato utilizzare cosmetici con un fattore di protezione solare (spf) che ci aiutano a:
- Rendere meno vulnerabile la pelle,
- Limitare i danni,
- Ridurre l’infiammazione e la reattività cutanea,
- Dàre il tempo di recuperare e rigenerare le riserve di antiossidanti.
Il Fattore di protezione solare: cos’è e come viene calcolato.
Il fattore di protezione solare SPF indica la capacità di un cosmetico di ritardare la comparsa dell’eritema solare ed è calcolato in base a questa formula:
SPF (Sun Protection Factor) = MED (dose minima eritemigena) con l’utilizzo di prodotti protettivi / MED (dose minima eritemigena) senza l’utilizzo di prodotti protettivi
Semplificando e in pratica, per calcolare il Fattore di Protezione Solare bisogna dividere il tempo di comparsa dell’eritema con l’utilizzo di prodotti protettivi, fratto il tempo di comparsa dell’eritema senza l’utilizzo di prodotti protettivi.
Al contrario, se vuoi sapere quanto tempo puoi esporti al sole dopo aver applicato un fotoprotettore con spf = n prima che compaia l’eritema solare è sufficiente capovolgere la formula:
tempo di comparsa dell’eritema con l’utilizzo di prodotti protettivi = SPF x tempo di comparsa dell’eritema senza l’utilizzo di prodotti protettivi.
Visto che detta così può risultare una formula un tantino complicata facciamo un esempio pratico:
Ipotizziamo che normalmente la tua pelle si arrossi dopo appena 10 minuti di esposizione solare.
Se applichi una crema con SPF = 30 la comparsa dell’eritema non si verificherà dopo 10 minuti, ma teoricamente dopo ben 300 minuti (cioè spf 30 x 10 minuti), quindi 5 ore.
Ma é davvero così?
E’ così solo in teoria, perché il fattore di protezione è un indice (di laboratorio) abbastanza approssimativo in quanto non tiene conto di fattori “live” molto variabili e individuali tra cui:
- Fototipo
- Tipo di pelle
- Stato della pelle stessa in quel momento
- Stagione
- Clima
- Latitudine
Per proteggere al meglio la tua pelle devi conoscerla
Una regola fondamentale per prendersi cura della propria pelle è conoscerla.
Sapere che tipo di pelle abbiamo e conoscere il nostro fototipo (pigmentazione di base e capacità di pigmentazione), solo così possiamo essere in grado di applicare un’altra delle regole da me consigliate per avere sempre una pelle perfetta: rispettare la pelle!
Ciò implica la scelta e l’uso di cosmetici adeguati per la propria pelle, ma anche una sana ed equilibrata esposizione solare.
Non dobbiamo affatto privarci del piacere di esporci al sole, ma dobbiamo proteggere la nostra pelle dall’eccesso e dal danno, anche da quello, lieve ma continuo, dovuto all’inevitabile esposizione di tutti i giorni alla luce solare.
Nei prodotti cosmetici possono essere presenti sostanze che interagiscono chimicamente con i raggi solari, assorbendo la loro energia (filtri chimici) come i cinnamati, la triazina e il mexoryl, oppure fisicamente, riflettendo la luce (filtri fisici).
E’ importante attuare una fotoprotezione minima ma costante, mediante l’uso quotidiano (durante tutto l’anno) di prodotti cosmetici contenenti preferibilmente schermi di tipo fisico (biossido di titanio micronizzato e ossido di zinco): questi riflettono non solo gli UV ma anche i raggi infrarossi, ugualmente dannosi per pelli chiare e con couperose.
Se poi in tali prodotti saranno presenti anche ingredienti dotati di proprietà antiossidanti come l’olio di oliva, l’alga clorella (ricca di clorofilla), la vitamina E o tocoferolo, la vitamina C e i fitosteroli, allora essi saranno ancora più preziosi per la bellezza della pelle. Avranno un’azione di difesa non solo passiva ma anche attiva perchè contribuiranno a neutralizzare sul nascere i radicali liberi.
In conclusione, possiamo affermare che una fotoprotezione costante, nell’ambito della nostra routine cosmetica quotidiana, può essere davvero la migliore mossa preventiva antirughe che possiamo fare!
Vi ricordiamo che il Dott. Francesco Antonaccio – Medico Dermatologo Specializzato in Dermatologia Estetica è autore anche delle seguenti pubblicazioni:
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